Gli episodi di acidità gastrica possono capitare a tutti nella vita, tuttavia se diventano persistenti o frequenti, è molto probabile che si tratti di GERD (acronimo dall'inglese Gastroesophageal Reflux Disease).
Il reflusso acido si verifica quando i succhi gastrici o la bile presenti nello stomaco risalgono verso l'esofago provocando bruciore, rigurgito, nausea e nei casi più gravi forte dolore nella zona dello sterno. Non a caso, i sintomi del reflusso vengono spesso scambiati per malattie cardiache.
Il reflusso è una malattia più comune di quanto si pensi, considerando che al giorno d'oggi colpisce circa il 10-20% della popolazione europea e il 18.1–27.8% degli abitanti degli Stati Uniti.
Diagnosticare questa particolare condizione non è sempre facile. Spesso è necessaria uno screening gastroscopico per accertarsi che si tratti proprio di reflusso e non di altre problematiche, come l'ernia iatale o l' helicobacter pylori, un batterio che colonizza la mucosa gastrica causando bruciori o ulcere.
Gli specialisti sono soliti trattare la malattia del reflusso gastroesofageo con farmaci chiamati inibitori della pompa protonica (IPP). Questi sono: omeprazolo, pantoprazolo, dexlansoprazolo, lansoprazolo, esomeprazolo e rabeprazolo. In situazioni in cui il reflusso è di lieve intensità possono essere consigliati farmaci antiacidi.